Illude gli avversari dissimulando scarsa attitudine al ruolo nel prepartita. Finisce invece per parare ogni cosa gli capiti a tiro.

Decide di lasciare a Rodero il buon ragazzo Composto e rispettoso degli avversari. Entra in campo per fare a manate con il due figinese, ma tiene in piedi la difesa senza concedere un metro. Nel finale devia sul palo una palla altrimenti destinata in rete.

La NASA lo cita in giudizio perchè secondo loro danneggia ripetutamente satelliti da miliardi di dollari appena mandati in orbita tentando improbabili conclusioni dalla trequarti. Chiude però sempre lo spazio agli avversari e da il la al primo e decisivo gol della RCCC con un pallone preciso e tagliato.

Su quella fascia si gioca poco ma ogni volta che arriva il pallone sovrappone, si muove in avanti, si propone, attacca, torna, difende, chiude, scatta, spazza, taglia, pota e non pago decide di inventarsi pure l'ultimo assist.

Riporta all'ordine avversari troppo esuberanti facendogli ben ricordare in che direzione sta andando la partita. Si sacrifica giocando fuori ruolo ma chiude bene, è sempre presente, rinforza la fase difensiva e nel primo tempo rischia la seconda gioia personale in due partite.

Middle Buzzi lo prepara come portiere per tutta la settimana, allena spirito e corpo all'improbabile prestazione ma all'ultimo è chiamato a farsi carico del reparto offensivo. A quel punto gli scorre davanti l'immagine di Nando già a tre gol, decide di non starci e risponde tre volte presente alla chiamata del Mister Caccivio.

Nella notte gli appare probabilmente in sogno San Gennaro che gli suggerisce modulo e interpreti da schierare in campo. Giusto cinque minuti prima del'inizio della partita decide di dargli ascolto e sposta Camara in porta e Ardito in attacco.

Per lui poco meno di un tempo per mettersi in mostra. Debutto in una partita difficile ma nonostante tutto la davanti se la gioca. Buzzi cerca di fargli capire che ci vuole cattiveria e ignoranza sbottando sul due avversario, lui guarda, capisce, impara. Sarà pronto per la prossima partita.

Come il numero di maglia, come gli anni da cui millanta un fantomatico ritiro. Ed invece è sempre lì, pronto ad aiutare la squadra in tutte (o quasi) le occasioni. Mister Caccivio gli affida l'arduo compito di vigilare sull'out di destra. La bandierina gli pesa tra le mani come un macigno ed è forse per questo motivo, insieme a un misto di astuzia, furbizia, torpore, accidia e distrazione, che decide di non alzare la bandierina favorendo la ripartenza della sua RCCC, dando così fiato alla manovra nel momento più cruciale della partita.