Si tuffa, para, da indicazioni ai compagni, smuove l'intera squadra, nega pure un paio di gol già fatti agli avversari. Sarebbe un 4, perchè reo di essersi fatto malamente impietosire dal capitano avversario, rinunciatario sull'andare a pressarlo, smette di guadagnare preziosissimo tempo.

Con l'assenza di Buzzi senior il difensore roderese si deve far carico della fascia di capitano e del ruolo di centrale anche per questa partita. Verso il ventesimo del primo tempo vede la formazione di Montano ripartire con un lancio lungo molto pericoloso e decide di fermarla sul nascere. In un attimo allora calcola la forza con cui il pallone è stato lanciato, l'angolazione della traiettoria, la parabola del pallone smorzata dall'attrito dell'aria, l'angolo di rimbalzo, la vischiosità del terreno bagnato, elabora pure una propria teoria sulla gravitazione universale e decide di andare in anticipo. Ma "Il Pacio" non ha studiato, manca clamorosamente il pallone regalando un'azione pericolosa. Parentesi a parte tiene bene la punta dell'Aurora per tutta la partita non permettendogli di arrivare al tiro come vorrebbe.

Dopo la buona prestazione contro la SAMP mister Caccivio decide di dargli fiducia e lo schiera titolarissimo. Riesce a chiudere bene gli spazi all'ala dell'Aurora ed è solido su quella fascia. Ogni volta che gli arriva il pallone tra i piedi la panchina roderese inizia con gli scongiuri pensando a possibili strafalcioni del proprio terzino. Ma lui impavido gestisce bene ogni pallone.

In campo c'è già Buzzi junior a mettere il pepe al culo dei compagni, ma anche lui non vuole essere da meno. è uno dei motivatori della squadra e vuole mostrarlo a tutti. Sempre cattivo su ogni pallone, difende bene e non si fa intimorire da nessuno. Si perde l'uomo su un'azione importante ma la colpa non è solo sua.

Il mio collega giornalista inizierebbe con: "Ottimo periodo di forma per il centrale della RCCC" ma volendo cambiare registro inizierei allora con un "Grandioso momento di verve fisica per il trequartista del Rodero". Saranno l'aria frizzante della notte montanese e il nome stesso della località che gli ricordano le sue montagne nel più gelido degli inverni, ma gioca come se fosse a casa. Poche le azioni offensive rispetto a quanto siamo abituati a vedere, ma ogni volta che si propone in avanti è pericoloso. Regala ai compagni un'altra vittoria segnando una tripletta.

Senza la curva Africa che lo incita e che urla il suo nome (non sempre con pronuncia impeccabile) non riesce ad esaltarsi. Serata senza gol per il bomber made in Sud, ma mannaggia o' babbà se mettesse ogni volta tutti gli assist di questa partita. Chettennefuttìa di gol atè.